TRIO METAMORPHOSI

Sabato 2 marzo - ore 18,00 - Auditorium del Palazzo della Cultura

concerto 2 marzo 2024 tel. 347 1115055
 


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GLI ARTISTI

MAURO LOGUERCIO violino
FRANCESCO PEPICELLI violoncello
ANGELO PEPICELLI pianoforte

“Penso che siate un grande Trio”. Così Antonio Meneses, violoncellista del celebre “Trio Beaux Arts”, parla del “Trio Metamorphosi”, composto da Mauro Loguercio e dai due fratelli Angelo e Francesco Pepicelli.
E anche altri illustri esponenti della musica cameristica, da Renato Zanettovich, violinista del “Trio di Trieste” («Un magnifico Schubert, siete estremamente efficaci») a Bruno Giuranna («Un ottimo Trio, la coesione fra gli strumenti è assolutamente rara, è stato un piacere ascoltarvi. Bravissimi!»), si sono espressi in modo lusinghiero.
Il nome del Trio è un inno al processo continuo di cambiamento, così necessario in ambito artistico. E intende sottolineare la progressiva crescita di un complesso cameristico mai schiavo dell’abitudine, anzi, sempre pronto a mettersi in gioco con la volontà di creare prospettive di unicità in ogni performance. I tre musicisti vantano anche altre precedenti esperienze cameristiche di primissimo piano: in duo (violoncello e pianoforte), in quartetto d’archi, nonché collaborazioni con artisti del calibro di Magaloff, Pires e lo stesso Meneses. Si sono esibiti in numerose sale, fra le più prestigiose del mondo, dalla Philharmonie di Berlino al Teatro alla Scala di Milano, dalla Salle Gaveau di Parigi alla Suntory Hall di Tokyo , dalla Carnegie Hall di New York al Coliseum di Buenos Aires. A livello discografico, il Trio Metamorphosi è parte del catalogo DECCA. Per tale prestigiosa etichetta ha registrato l’integrale per trio di Schumann (il primo CD è uscito nell’ottobre 2015, mentre il secondo esattamente un anno dopo, nell'ottobre 2016). Le molte recensioni sinora pubblicate sono tutte estremamente positive. Nel 2017 è stato pubblicato il CD DECCA, “Scotland”, con una selezione di Arie e Lieder scozzesi di Haydn e Beethoven, in collaborazione con il mezzosoprano Monica Bacelli e nel gennaio 2019 il primo dei quattro CD dell’integrale beethoveniana per trio (prima incisione di un trio italiano in tutta la storia dell’etichetta DECCA). Nell’estate 2021, a suggello dell’integrale beethoveniana, un nuovo e inaspettato approdo porta il Trio Metamorphosi in scena nello spettacolo “Beethoven in Vermont” scritto da Maria Letizia Compatangelo, in cui i tre musicisti interpretano - anche recitando - i due fratelli Busch e Rudolf Serkin alla vigilia del concerto inaugurale, nel 1951, del famoso Festival di Marlboro.


 

 

PROGRAMMA

LUDWIG VAN BEETHOVEN (1770-1827)

QUATTORDICI VARIAZIONI SU UN TEMA ORIGINALE OP. 44

TRIO N. 2 IN SOL MAGGIORE OP. 1 N. 2

TRIO N. 5 IN RE MAGGIORE OP. 70 N. 1 “GHOST TRIO”

NOTE AL PROGRAMMA

Le Variazioni in mi bemolle magg. op. 44 costituiscono un’opera giovanile, di poche pretese, ancora di carattere salottiero e non destinata al grande pubblico.
Per quanto già si possa apprezzare la capacità del musicista tedesco di sottoporre a variazioni un tema, non troppo ispirato per la verità, queste variazioni si mantengono ancora in un ambito convenzionale, prive di quegli autentici e rivoluzionari colpi di genio che caratterizzeranno, ad es., le variazioni degli ultimi Quartetti d’archi e delle ultime Sonate per pianoforte.
Il Trio in sol maggiore Op. 1, n. 2, costituisce insieme agli altri due Trii dell’Op. 1, la prima composizione pubblicata di Beethoven, nel 1795. I tre Trii furono dedicati al principe Lichnowski, e furono eseguiti nella sua casa al cospetto di un pubblico di musicisti e cultori, fra i quali Joseph Haydn. Nonostante si tratti di una composizione estremamente giovanile, il Trio, come gli altri due, costituisce un importante contributo all’evoluzione del Trio da camera, rispetto all’esiguo numero di trii settecenteschi, ove al pianoforte era destinata la scrittura predominante, sebbene di facile scrittura, pensata per lo più per pianisti dilettanti, mentre violino e violoncello avevano solo funzioni di riempimento e accompagnamento.
Il secondo Trio di Beethoven presenta già una notevole invenzione ritmica e melodica, e i temi sono sviluppati dai tre strumenti con pari dignità. Da notare l’“Allegro vivace” che segue l’introduzione lenta del primo movimento, il cui tema principale somiglia con evidenza alla celebre aria “Di tanti palpiti” del Tancredi di Rossini. Dopo un “Largo” dal sapore pastorale, irrompe il terzo movimento “Presto” che risente
chiaramente dell’influenza di Haydn.
Il Trio in re maggiore Op. 70, n. 1 “Ghost Trio”, composto dodici anni dopo, fu dedicato, come l’altro Trio di quest’opera, alla contessa sua amica Anna Marie Erdoedy e come ha scritto Carli Ballola, rappresenta “una delle opere più enigmatiche e demoniache” di Beethoven. L’appellativo “Ghost Trio” (Trio degli spettri) gli fu attribuito in epoca romantica per via del secondo movimento, “Largo assai”, in cui si volle vedere una evocazione delle streghe del Macbeth. In realtà l’appellativo non è del tutto fantasioso, in quanto il tema principale del brano corrisponde a quello scritto da Beethoven, solo abbozzato, per il coro di streghe di un Macbeth che il musicista aveva intenzione di musicare. Si alternano in questo secondo movimento un lento tema e un ossessivo tremolo, tutto il brano a carattere tenebroso e cupo, un’invenzione estremamente geniale che prelude ai visionari ultimi quartetti. Il “Largo assai”, elemento focale di tutto il Trio, è preceduto e seguito da due tempi rapidi, asciutti, nei quali Beethoven impiega tutta la sua ormai consumata perizia compositiva.


Ingresso per i non abbonati €20,00

Ridotto (over 60 e under 30) €15,00

speciale abbonamenti € 35,00
7 concerti (marzo - maggio)


informazioni complete per e altro


Per informazioni 347-1115055 - 331-2083734

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VENDITA BIGLIETTI

I BIGLIETTI PER I NON ABBONATI SARANNO MESSI IN VENDITA PRESSO IL BOTTEGHINO DEL PALAZZO DELLA CULTURA “ANTONELLO”
IL GIORNO DEL CONCERTO A PARTIRE DALLE ORE 16,00


 

  Prossimi appuntamenti  

Sala Laudamo
Venerdì 15 marzo - ore 20,30

SANTI CALABRÒ pianoforte

 

musiche di
Ludwig van Beethoven e Fryderyk Chopin

 

Palacultura Antonello
Sabato 6 aprile - ore 18,00

TRIO HERMES
Ginevra Bassetti violino
Francesca Giglio violoncello
Marianna Pulsoni pianoforte

musiche di Robert Schumann e Ildebrando Pizzetti

 

Sala Laudamo
Venerdì 19 aprile - ore 20,30

FRANCESCA MARIA VILLANI pianoforte

musiche di
Robert Schumann, Fryderyk Chopin, Aleksandr Nikolaevic Skrjabin

 
 

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